Si registra il tempo di vaporizzazione nel modo che la caldaia, quando tutto è stato vaporizzato, si spegne automaticamente, una spia gialla lo segnala.
Se l’acido ossalico viene riscaldato troppo in fretta l’acido diventa ossigeno, monossido di carbonio e acqua. Con l’Oxamat acido non viene riscaldato troppo e questo spiega lo sfruttamento del quasi 100 %.
Attraverso un uso adeguato i vapori dell’acido ossalico si controllano facilmente con questo sistema chiuso. Per ogni trattamento si vaporizza solo un grammo di acido e questo si distribuisce uniformemente sul corpo delle api. Se inoltre si porta una mascherina non esiste nessun pericolo per l’apicoltore. Nel frattempo sono già stati fatti fino a 50.000 trattamenti con questo apparecchio sugli alveari con ottimi risultati e senza danni per le api o per gli apicoltori.
Purtroppo alle riunioni la maggior parte degli esperti sconsigliano l’uso dell’acido ossalico per la sua presunta tossicità , cosi molti apicoltori non lo usano e purtroppo hanno diverse perdite di alveari anche in autunno/inverno 2005. Molti apicoltori hanno usato nell’estate umida del 2005 l’acido formico e in autunno avevano già perdite di alveari.
Quando e quante volte eseguire le vaporizzazioni?
Se l’anno precedente in novembre sono già state fatte delle vaporizzazioni, non è necessario usare l’Oxamat prima di agosto. Essendo i trattamenti molto efficaci negli alveari si trova poca varroa. Solo dopo la metà di agosto si dovrebbe trattare per controllare, secondo l’esperienza in questo periodo vengono importati i parassiti da altri alveari. Per controllare la caduta della varroa è necessario una rete nel fondo dell’arnia con un fondo estraibile. Cadono dopo un trattamento 100 varroe nell’arco di due giorni, è necessario fare un ulteriore trattamento dopo una settimana. I vapori dell’acido ossalico hanno efficacia di una settimana, in questo modo vengono eliminate tutte le varroe di un periodo di covata. Per questo l’apicoltore può tranquillamente rinunciare ai trattamenti con l’acido formico. Covata, regina e api non vengono danneggiate da ripetute vaporizzazioni con l’Oxamat.
Siccome esistono ancora apicoltori che non trattano gli alveari contro la varroa, il rischio di contaminazione nei mesi di settembre/ottobre è molto alto, durante saccheggi possono essere importate durante una giornata fino a 500 parassiti da altri alveari, per questo ai primi di settembre è necessario un altro trattamento con l’Oxamat. Il numero dei trattamenti in autunno dipende dall’infestazione, se cadono poche varroe, non saranno necessari ulteriori trattamenti fino a fine novembre o dicembre. Un trattamento nel periodo di riposo è assolutamente necessario. Dopo questo trattamento le varroe sono state tutte eliminate e fino in agosto non ci sono problemi.
La vaporizzazione è molto più efficace e delicata che il gocciolamento dell’acido ossalico.
Informazioni sull'acido ossalico
L’acido ossalico, anche chiamato acido dell’acetosella, appartiene al gruppo degli acidi dicarbonici. Forma dei cristalli prismatici incolori e inodori, che sono solubili nell’acqua e nell’etanolo.
Se si riscalda troppo in fretta l’acido ossalico si divide in ossigeno, monossido di carbonio e acqua.
Nel commercio si trova l’acido di buona qualità con un contenuto del 99,5%, ancora migliore è quello di 99,8% che si distingue dal contenuto minore di ferro e solfato.
L’acido ossalico si presenta in forma di cristalli prismatici è inodore ed incolore e si scioglie nell’ acqua.
Formula chimica: C2H2 O4 2H2O
Sinonimo: Acido dell’ acetosella
CAS NR. 6153-56-6
EINECS NR. 2056343
Proprietà fisiche/chimiche:
Peso molecolare 126.1 g/mol.
Punto di fusione 101.5 °C
Solubilità in H2O/20°C 100 gl
Solubilità in H2O/80°C 850 gl
Specifiche:
Contenuto min. 99.8 %
Solfato < 100ppm
Calcio < 1ppm
Ferro < 2ppm
Pionbo < 1ppm
Sodio < 1ppm
Zinco < 1ppm
Silicio < 1ppm
perdita di calore a 80 °C < 100 ppm
Acido ossalico cristallizzato può essere compresso in pastiglie.
L’aria con l’acido ossalico viene spinta continuamente attraverso tutto l’alveare, e il corpo delle api con i loro peli, funziona come un filtro. Si può dire che l’acido viene filtrato dall’aria dal pelo delle api. Dopo 6 minuti infatti non c’è più vapore. L’acido non si deposita sulle pareti dell’arnia o sui telaini. E’ possibile trattare fino a 10 alveari all’ora. Regina, covata e api non vengono danneggiate dalla vaporizzazione con l’oxamat neanche d’inverno.
La varroa caduta nei fondi sono sicuramente morte dopo breve tempo per questo non serve ungere i fondi.
Per alveare e trattamento deve essere utilizzata solo una compressa da 1 grammo, non ha alcuna importanza se l’alveare si trova in una o due arnie sovrapposte. L’effetto resta invariato, il popolo viene vaporizzato, non la struttura intorno.
L’Oxamat deve essere usato solo con le specifiche compresse, prodotte con la pressa .L’acido viene vaporizzato in modo ottimale e raggiunge con facilità le api. Nessun altro metodo fino ad ora ha prodotto questi risultati nella lotta contro la varroa. La vaporizzazione inizia lentamente, i cristalli vengono subito risucchiati dal circolo d’aria verso il basso, in questo modo l’acido non subisce surriscaldamento. La caldaia si spegne automaticamente dopo 4,5 minuti, l’acido vaporizzato circola ancora e viene ben presto filtrato dalle api.
Il consumo energetico è basso, 7,5 Ah per vaporizzazione (115 Watt). Con una batteria buona e carica di 55 Ah si possono trattare fino a 25 alveari.
Regine o api non vengono minimamente danneggiate (attività di covata non è influenzata) . L’acido ossalico è inodore, non provoca saccheggi, parti di metallo non vengono ossidate, poche l’acido ha la proprietà di ridurre l’ossidazione.
A causa dell’aria calda durante un trattamento, particolarmente durante i mesi freddi, le api si allargano, in questo modo l’acido raggiunge la varroa in modo efficace.
L’Oxamat è adatto anche per arnie sintetiche.
I cristalli dell’acido ossalico dopo qualche giorno si dissolvono senza lasciare residui.
Come dimostrano i trattamenti estivi, si può rinunciare completamente all’acido formico che danneggia la covata. Il motivo è che le giovani varroe per circa 10-15 giorni si depositano sulle api, questo vuol dire che il 50 % dei parassiti sono fuori dalla covata e questi vengono quasi completamente eliminati con l’Oxamat. L’efficacia dei cristalli perdura per una settimana. Ripetendo il trattamento dopo una settimana, si eliminano anche i parassiti usciti con la covata.
Si vaporizzano tutti gli alveari già d’inverno (periodo di non covata) con l’Oxamat, in primavera gli alveari sono senza varroa e fino a tarda estate non sono necessari ulteriori trattamenti per la varroa di nessun genere. L’apicoltore si ritrova degli alveari sani e forti e può lavorare come una volta.
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